Ingredienti per 6 persone:
500 g di polpo
500 g di seppie
500 g di cozze
300 g di palombo
500 g di pesce di zuppa (es. scorfano)
500 g di crostacei misti
500 g di pomodori pelati
2 spicchi d'aglio
salvia
peperoncino
erbe aromatiche miste
1 bicchiere di vino rosso
olio e.v.o.
fette di pane (arrostito)
sale
pepe
Battere e bollire un'ora il polpo per ammorbidirlo; mettere l'aglio, il peperoncino e la salvia nell'olio; appena l'aglio imbiondisce, spruzzarlo con il vino, lasciando evaporare.
Togliere l'aglio, salvia e peperoncino e disporre nella casseruola il polpo a pezzi; dopo 15 minuti, aggiungere le seppie a pezzi; versare il restante vino lasciando evaporare e aggiungere i pomodori pelati.
Mettere in una pentola i pesci da zuppa con gli odori (erbe aromatiche miste); una volta bolliti, scolare e passare (con il passaverdura), aggiungendo altro pomodoro.
Quando il polpo e le seppie iniziano ad ammorbidirsi, aggiungere i crostacei e il pesce a trancio (palombo) tagliato a cubetti; regolare di sale e pepe.
Servite con fette di pane arrostito.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli secchi toscanelli
1/2 cavolo nero
1 spicchio d'aglio
1 gambo di sedano
1 rametto di rosmarino
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio e.v.o.
alcune fette di pane raffermo (possibilmente pane toscano)
sale
pepe
La sera prima, mettete a bagno i fagioli in una pentola piena d'acqua, leggermente tiepida.
Scolateli e lessateli in abbondante acqua, senza sale, per un paio d'ore; quando saranno quasi cotti, in una casseruola fate insaporire il trito di sedano, aghi di rosmarino, aglio con 4 cucchiai d'olio, mescolando per qualche minuto.
A questo punto, aggiungetevi il cavolo nero tagliato a listarelle, fatelo appassire, poi, versate il concentrato di pomodoro (che avrete precedentemente sciolto in un mestolo di acqua calda della cottura dei fagioli).
Lasciate cuocere per 15 minuti circa, quindi, unite metà fagioli passati al passaverdure e gli altri fagioli interi (con 1 litro del loro brodo di cottura); salate, pepate e terminate la cottura.
Disponete le fette di pane (sfregate con l'aglio) in un tegame di coccio o in una zuppiera, versate sopra la zuppa e servite con un filo d'olio e una macinata di pepe.
Firenze
Allestimento tutto nuovo per la Sala 35 degli Uffizi, detta Sala di Michelangelo, quel gioiello in cui campeggia il famosissimo "Tondo Doni", che raffigura la Sacra Famiglia con San Giovannino, ma anche la maestosa statua romana dell"Arianna addormentata", tornata in galleria dopo un lungo restauro.
La maggior parte dei visitatori, che prima si affollavano davanti alla Sacra Famiglia, doveva arrabattarsi per vederne brani sparsi, incuneando lo sguardo in una selva di teste.
Nella nuova sala, anch'essa rossa, spiega il direttore Natali, il Tondo Doni occupa il centro della lunga parete dirimpetto all'accesso; ai suoi lati campeggiano soltanto due tavole: quelle dipinte per la camera Borgherini, da Francesco Granacci, che del Michelangelo fu amico.
Tratto da un articolo di Letizia Cini
Fonte: La Nazione, 28 gennaio 2013
La redazione di Emozioni di Toscana consiglia: Galleria degli Uffizi. Guida ufficiale. Tutte le opere
Firenze
A soli due anni dal successo di Solo Tour, torna a collezionare sold out con la nuova tournée Niccolò Fabi, stasera con la sua band al Teatro Puccini.
Noto al grande pubblico per il tormentone "Capelli" (che presentò nel 1997 a Sanremo), con gli ultimi album ha consolidato il suo stile e creato canzoni di qualità, capaci di conquistare il grande pubblico, ma anche i palati più esigenti.
E' il caso dei brani del suo settimo "Ecco", a lungo in vetta alle classifiche, che propone accanto a gradevoli momenti di folk acustico, schegge di soul, ballate rock e squisiti sapori reggae.
Sintesi di un articolo di Giovanni Ballerini
Fonte: La Nazione, 25 gennaio 2013
Ecco
Niccolò Fabi
Una passeggiata che sa di spiritualità tra i sentieri e i colori di una natura ancora incontaminata, dove tutto è pervaso da silenzio e quiete.
E' l'itinerario, 12 chilometri in tutto, proposto da "Toscana Trekking", per domenica 27 gennaio.
Sulla via degli eremi e dei santuari del Monte Pisano che ripercorreranno le storie di santi e asceti, che mille anni or sono vissero in grotte e spelonche oggi ricche di suggestione.
Una volta arrivati sul versante Nord Ovest dei Monti Pisani, dove c'è ancora traccia delle antiche torri d'avvistamento dell'avamposto di frontiera tra Pisa e Lucca, sarà facile essere catapultati nelle magiche atmosfere legate alla storia di Guglielmo di Malavalle che dopo una vita di eccessi e pentimento si isolò a Castiglione della Pescaia.
Gli splendidi scorci panoramici della Palmaria e dell'Isola d'Elba, impreziosiranno un itinerario in cui ancora oggi è fervido il ricordo di drammatiche vicende di santi che hanno caratterizzato la storia più recente.
Per info: www.toscanatrekking.it
Tratto da un articolo di Serena Valecchi
Fonte: La Nazione, 24 gennaio 2013
